È disponibile il libro “Il codice dell’amore“, scritto da Renato De Rita con prefazione di Raffaele Morelli.

Prefazione

Mentre la stragrande maggioranza del mondo fa sforzi per raggiungere un risultato, un obiettivo, per realizzare un progetto, qualcosa al di sotto della soglia della nostra percezione sta producendo un capolavoro: la nostra unicità, l’essere che germoglia incessantemente dentro di noi e che non vediamo, di cui non percepiamo neppure la presenza. Mi sembra che queste parole raccolgano bene la sfida di Renato. Ci sono invece parole di cui dobbiamo liberarci: “Sa dottore ho lavorato tanto su di me e finalmente ce l’ho fatta a realizzarmi”. Nessun essere che ha “lavorato” su di sé può raggiungere un benché minimo risultato. Che significa lavorare su di sé? Semplicemente uniformarsi ai modelli, per cui si deve imparare a non essere gelosi, a non soffrire per amore, a non dire bugie, a comportarsi bene. Chi ha lavorato su di sé, si è semplicemente domato, vale a dire ha tradito, la sua Natura. Questo è il peggio che può capitare a un essere umano. Renato cerca solo le leggi dell’anima e questo libro rivela il suo percorso…. Non ha lavorato su di sé…. Si è semplicemente liberato di tutte quelle zavorre che imprigionano l’anima, la fissano, la rendono comune, banale, sovrapponibile agli schemi degli altri. Questo è un libro per imparare ad essere liberi, per conoscere il silenzio, l’attesa senza aspettative, il rispetto degli Dei, che si rivelano nelle nostre emozioni, così come sono. Senza giudizio, il Saggio giunge alla meta, senza intenzioni, semplicemente accogliendo in sé gli stati d’animo, così come gli arrivano. Noi con le nostre contraddizioni, con i disagi che irrompono, siamo l’albergo che ospita ciò che viene a trovarci, come avrebbe detto Rumi. A volte si apre la porta alla tristezza, altre volte all’ansia, alla paura. Si tratta di onde dell’oceano della vita, che vengono a visitarci. La nostra evoluzione dipende dal loro affacciarsi al nostro interno e dalla nostra capacità di accoglierle senza giudicarle. Così Renato insegna a rispettare i volti dell’anima che si affacciano dentro di noi, che sono gli Dei che si bagnano della nostra consapevolezza. Sono arrabbiato? Sono triste? Sono pauroso? Sono avaro? Ebbene sì, adesso colgo la presenza di questi stati d’animo che si mostrano dentro di me. Come avrebbe detto Nietzsche, non c’entra l’etica o la morale. Per conoscerli bisogna guardarli, accoglierli. Il male che accettiamo dentro di noi, i peccati che accogliamo, ci rendono unici e universali. Per questo De Rita va letto, perché scrive un libro cosmico, dove insegna a ognuno di noi a smetterla di credere di essere il prodotto di una grandezza convenzionale, normale. Accogliere i demoni significa essere dalla parte degli Dei e quindi… speciali. Per questo ci troviamo di fronte a un libro sulla percezione, sull’osservazione delle nostre gioie, delle paure, dei tormenti, delle lacrime, dell’ansia, dei pensieri inconfessabili. Percepirli senza giudicarli, arricchisce l’anima, la rende padrona di se stessa, unica. Tutto questo è prezioso in un mondo omologato, conformista. Dove tutti dicono di essere non troppo gelosi, non sopportano di essere invidiosi, dove tutti si definiscono generosi, buoni, dolci… e soprattutto pronti a far volontariato. Farsi carico di quello che non ci piace, vederlo apparire nella nostra coscienza è un lavoro erculeo. L’unico che può schiarire l’acqua dell’anima, l’unico che può rendere limpida la coscienza. E ancora più limpido l’amore che, quando conosce le sue contraddizioni, diventa la casa dell’Immenso. Questo libro è prima di tutto un inno alla spontaneità, ad accogliere la vita, gli amori così come sono. Così anche per i sentimenti, le emozioni, i desideri. Allora l’anima ci conduce per mano verso la nostra essenza. Renato lo sa…. – Raffaele Morelli

Per maggiori informazioni

Il libro è in vendita presso:

• la libreria Mondadori c/o il Centro Commerciale La Fattoria, Strada statale 16 – Rovigo
• la libreria Pavanello di Piazza Vittorio Emanuele II – Rovigo
• Studio Medico di Renato De Rita in Viale B. T. da Garofolo 7 – Rovigo